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La realtà esiste?

Alla luce di quanto hai finora studiato, con particolare riguardo alle prospettive di Cartesio (se credi) e, soprattutto, Kant e Fichte (e agli argomenti a cui ricorre quest’ultimo per negare l’esistenza della cosa in sé), e sulla base della tua esperienza discuti se la realtà sia il frutto della nostra immaginazione o piuttosto esista fuori di noi; e in quest’ultimo caso se sia come proprio appare (come sostiene Cartesio) o, piuttosto, sia alcunché di inconoscibile anche se esistente (la cosa in sé kantiana).

Siamo e non siamo… “qualcuno”?

Leggi sul manuale la pagina del Trattato sulla natura umana di Hume dedicata alla critica dell’identità personale (2A, U5, T11, pp. 458-61), quindi, aiutandoti eventualmente da quanto puoi ricavare dall’unità didattica sul filosofo scozzese, svolgi il seguente esercizio (del tutto simile al tipo di esercizio a cui sarai chiamato per la prima prova del nuovo esame di Stato):

  • Individua la tesi e le argomentazioni principali prodotte da Hume in questo testo, quindi discutile (cioè produci tue considerazioni critiche al riguardo).

Illuminismo buono o cattivo?

Dopo aver ripassato l’unità didattica sull’illuminismo che dovresti avere già studiato per svolgere l’esercizio precedente, leggi il testo T1 di Dorinda Outram sul manuale di storia (vol II), pp. 100-101 e i primi due capoversi interi del testo T2 di Robert Darnton a p. 104 (da “[La] retorica dei diritti dell’uomo…” a “… ha confinato le donne alla sfera privata”).

In base anche alle considerazioni che abbiamo svolto in classe rispondi, quindi, al seguente quesito:

  • Vi sono aspetti del pensiero e dell’atteggiamento illuminista, a tuo parere, che oggi non possiamo più accettare? Quali sono? La loro presenza getta un’ombra su tutto il pensiero illuminista o vi sono altri aspetti a cui non possiamo rinunciare?

Ripassando il modulo…

Mentre ripassi l’intero ultimo modulo di Filosofia (rileggendo le unità didattiche in cui si articola, attingendo a tutte le risorse on line e off line ad esse collegate, e studiando, in particolare, l’ultima, dedicata a Leibniz), fatti guidare dalle tre principali questioni che ci hanno ispirato:

  1.  se le forze esistano e, qualora esistano, se e come agiscano a distanza;
  2. se e come il libero arbitrio esista e si concili con il meccanicismo cosmico (postulato da Cartesio e, in generale, dai razionalisti) ed, eventualmente, con la teoria protestante della predestinazione;
  3.  quale, tra ragione ed esperienza, sia la principale o unica vera fonte della conoscenza, in particolare scientifica, e come la conoscenza si formi nella nostra mente.
  • Scegli ora una di queste questioni e prova  darle una risposta nel box dei commenti.

Hobbes e la guerra civile inglese

Dopo aver letto l’unità didattica dedicata a Hobbes e (riletto) quella relativa alla rivoluzione inglese (con tutti i testi on line e off line ivi richiamati) rispondi al seguente quesito.

  • Secondo te la teoria politica di Hobbes poteva venire invocata, a sostegno delle rispettive posizioni, con maggiore pertinenza ed efficacia dai sostenitori delle monarchia assoluta degli Stuart o, piuttosto, dai fautori del potere del parlamento e/o di Oliver Cromwell, quale Lord Protettore e suprema autorità dello Stato? (Argomenta la tua risposta con opportuni riferimenti sia alla teoria di Hobbes, sia alle vicende storiche del tempo)

Il problema del libero arbitrio

Anche noi che diamo grande rilevanza alla scienza della natura siamo, in certo modo, eredi del materialismo meccanicistico, a base matematica, che, nella sua forma più radicale, che generalizza acquisizioni di Leonardo, Galileo, Keplero ecc.,  può essere fatto risalire a Cartesio. Ma se ogni cosa in natura, compresi i nostri corpi (e il nostro cervello), segue leggi necessarie (oggi diremmo non solo le leggi delle meccanica e della gravitazione, ma anche le leggi dell’elettromagnetismo e quelle che regolano le forze nucleari), come è possibile credere che siamo liberi di scegliere, che godiamo del libero arbitrio?

Dopo aver attentamente approfondito la relativa unità didattica (con tutti i testi a cui essa rinvia, on line e off line), (con particolare riguarda a questa pagina che offre il quadro, a livello teorico, del problema come si presenta ancora ai nostri giorni) rispondi al seguente quesito.

  • Quale delle soluzioni del problema del libero arbitrio, offerte dagli autori che abbiamo finora incontrato, ti sembra più convincente e perché?

Il ragionamento di Cartesio…

Leggi gli estratti dalle Meditazioni metafisiche (sul manuale, U3, P. 1, T1-3 (per quanto riguarda le prove dell’esistenza di Dio basta che tu legga la parte che si riferisce alla terza prova), pp. 205-211) nelle quali Cartesio sviluppa il suo celebre ragionamento, nel quale, partendo da un dubbio radicale, egli finisce per dimostrare l’esistenza propria e di DIo.

Immagina ora di essere tu il professore e di dover illustrare a una classe in pochissime parole il ragionamento di Cartesio. Che cosa diresti?