Distinguiamo due momenti fondamentali del “gioco”: le prove e le attività (che le precedono e seguono: esercizi, discussioni ecc.). Le prove stanno alle attività come, nel gioco del calcio, le partite stanno agli allenamenti.
Per capire che tipo di prove saranno somministrate bisogna prima capire quali competenze esse devono permettere di testare. Poiché è molto difficile valutare se e quanto una prestazione sia “filosofica” o meno, perché vi sono tanti diversi concetti di filosofia, ci dobbiamo accontentare di adottare criteri di valutazione più ampi, in parte coincidenti con quelli di altre discipline cosiddette umanistiche (italiano, inglese, storia ecc.).
Ciò vale anche per la Storia, dal momento che tale disciplina, lungi dal risolversi nello studio mnemonico di “date e nomi”, viene svolta attraverso un approccio critico ed ermeneutico (vedi oltre).
Una prova completa consentirà di valutare, in riferimento a uno o più argomenti, quanto una o più risposte, trattazioni, ipotesi ecc. siano
- trasparenti (sul loro significato)
- attendibili (sulla base di fonti “autorevoli”, in primis il manuale e il docente)
- pertinenti (alla consegna o richiesta)
- coerenti (nella loro organizzazione logica, senza contraddizioni, salti concettuali, inversioni del rapporto causa-effetto ecc.)
- esaustive (rispetto alla domanda)
- significative (per chi le legge o ascolta e per chi risponde, alla luce della sua complessiva esperienza scolastica e non scolastica)
Le prove (che possono essere anche accorpate nel caso dell’attivazione di moduli interdisciplinari Filosofia-Storia) sono generalmente costituite da un test semistrutturato seguito da discussione orale. Le prove semistrutturate consistono in una parte a risposta multipla, che consente di testare solo attendibilità e coerenza (logica) delle risposte (ovviamente non l’esaustività o la trasparenza), e in una parte a risposte aperte, per testare le altre competenze.
Le attività relative alla Filosofia idealmente (per ovvie ragioni di tempo non sempre potremo seguire questo metodo) partono dalla discussione di uno o più problemi filosofici collegati tra loro (che cos’è la giustizia, l’amicizia, l’amore ecc.), si sviluppano investigando le risposte dei diversi autori alla questione (attraverso la lettura guidata dai loro testi o anche solo del manuale, mediata da opportune contestualizzazioni storiche), si concludono tirando le fila di quanto emerso. La prova finale sarà relativa, ovviamente, agli argomenti trattati nel corso delle attività che la precedono.
L’approfondimento delle questioni sui testi degli autori (che spesso dovremo privilegiare per ragioni di tempo rispetto alla libera discussione in classe) è coadiuvato da domande guida e richiede attività di riflessione ed esercizi anche domestici. Per evitare che qualche allievo svolga gli esercizi per tutti gli altri, la discussione degli esercizi richiederà che chi li ha svolti (on line od off line) dimostri, di volta in volta, di “padroneggiare” le sue risposte, sapendo di che cosa parla.
Le attività relative alla Storia possono riguardare questioni storiografiche e storico-filosofiche, ma possono anche essere costituite da semplici esercizi tesi a favorire la comprensione e l’assimilazione di eventi e quadri, indispensabili per contestualizzare e, quindi, intendere meglio quanto studiato in altre discipline (a cominciare dalla stessa Filosofia).
In questa sezione del mio sito si possono trovare tanto le attività (nelle agende a destra) ovvero le consegne domestiche e gli eventuali testi aggiuntivi che accompagnano ogni modulo (un modulo è il percorso compreso tra una prova e la prova successiva), quanto le sintesi degli argomenti svolti classe per classe, disciplina per disciplina, modulo per modulo (menù a tendina in alto).