Crociate d’Oriente e d’Occidente

Cfr. cap. 3, § 4, pp. 50-55; cap. 4, § 4, pp. 70-72, questo video con Alberto Angela e questa pagina del sito principale.

N. B. Non trascurare la rilevanza, accanto alle “classiche” crociate contro i musulmani per liberare il Santo Sepolcro (sfociate anche, nel 1204, nel sacco di Costantinopoli e in un attacco agli “scismatici” ortodossi), delle spedizioni contro gli eretici (patarini, valdesi, catari) e contro i pagani del Mar Baltico. Cfr. su questi temi cap. 4, § 5, pp. 72-75.

In estrema sintesi tra papa Gregorio VII (che stese nel 1075 il Dictatus Papae) e papa Bonifacio VIII (che pubblicò la bolla Unam sanctam, massima espressione delle pretese teocratiche pontficie, prima di venire schiaffeggiato da Sciarra Colonna nel 1303) il Papato conobbe il suo apogeo politico (culminante nel pontificato di Innocenzo III agli inizi del Duecento). Tale acmé fu conseguita anche attraverso la lotta senza quartiere militare, politica, giuridica e “filosofica” (attraverso le università) contro musulmani ed ebrei (infedeli), scismatici (cristiani ortodossi d’Oriente), eretici (catari, patarini, valdesi ecc.), pagani (Prussi e Lituani).