Dagli ultimi frutti dell’alleanza antifascista alla guerra fredda

Mentre ancora durava la seconda guerra mondiale si gettarono le basi del futuro ordine internazionale nel quale, in buona sostanza, se si prescinde dalla caduta del comunismo mondiale tra il 1989 (caduta del muro di Berlino) e il 1991 (dissoluzione dell’U.R.S.S.), ancora viviamo.

Si può partire dalla cosiddetta Carta Atlantica (1941), stipulata tra Stati Uniti e Gran Bretagna, per continuare con gli accordi di Bretton-Woods, le diverse conferenze tra gli Alleati (Teheran, Jalta, Potsdam), la nascita dell’O.N.U. e degli organismi ad esso collegati, quella della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale, e per concludere con i germi della futura Unione Europea (attraverso le tappe della nascita dell’Oece, quindi della CECA e, infine, della CEE).

Simultaneamente l’intesa tra le potenze occidentali e l’Unione Sovietica di Stalin andava sempre più incrinandosi, dando origine alla nascita della cosiddetta cortina di ferro e allo “scoppio” della cosiddetta guerra fredda.

Cfr. questa pagina del sito principale, la breve scheda video sulla cortina di ferro e quella sul Piano Marshall, e, infine, il manuale, § 12.1-2, pp. 465-78. Leggi anche la sintesi sulla “sovietizzazione” dell’Europa orientale a p. 502 (§ 12.3). Alle informazioni contenute in questa sintesi puoi aggiungere quella relativa alla nascita formale del Patto di Varsavia tra i Paesi comunisti, in funzione anti-occidentale, nel 1955.