Quali i tratti fondamentali della riforma?

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2018-11-28 - 2018-11-29 Tutto il giorno

Leggi questa antologia di testi fondamentali (in buona parte letti in aula) della Riforma luterana (tratti da Lutero e dal suo amico e seguace Filippo Schwarzerd, detto Melantone).

Integra poi questa lettura con i documenti riportati nel manuale di storia (U3, DD1-4) alle pp. 392-395 (in particolare le ulteriori tesi di Lutero e la confessione augustana scritta ancora da Melantone) e con il testo di Lutero contro il libero arbitrio (tratto dal De servo arbitrio del 1525) che trovi sul manuale di filosofia (U1, cap. 3, pp. 53-54).

Rispondi quindi ai seguenti quesiti:

  • Con quali argomenti i luterani negano il valore salvifico delle opere (compreso l’acquisto delle indulgenze) e che cosa, secondo loro, viceversa salva (o, come dicono loro, “giustifica”)?
  • Perché, secondo loro, se le opere non sono utili alla salvezza, le Scritture comunque le prescrivono (p.e. con i dieci comandamenti)?
  • Perché, secondo Lutero, non dobbiamo obbedire al papa e ai vescovi (al magistero della Chiesa) e a chi o a che cosa, viceversa, tutti, compreso il papa, dobbiamo obbedire?
  • In che senso il nostro arbitrio non è libero secondo i luterani?

 

13 pensieri su “Quali i tratti fondamentali della riforma?

  1. I luterani negavano il valore salvifico delle indulgenze poichè,secondo Lutero, l’uomo è completamente immerso ne peccato e la sua unica possibilità di salvezza è la fede(la giustificazione mediante la sola fede).
    Ogni fedele deve essere messo in condizione di interpretare le Scritture senza alcuna mediazione,per questa ragione non bisogna”ascoltare”le autorità ecclesiali,ma il fedele deve studiare i Testi sotto la guida dello Spirito Santo;nonostante ciò l’uomo non è libero di agire infatti il libero arbitrio può essere o servo del demonio o di Dio che ordina tutto.

    1. Sintetico ma sostanzialmente corretto, anche se, forse, non del tutto esauriente… Perché, se le buone opere sono inutili alla salvezza, esse sono tuttavia comandate da Dio, secondo Lutero?

  2. Dai testi letti non ho capito molto, ma ho capito che secondo Lutero gli uomini sono tutti uguali e non c’è differenza fra gli ecclesiastici e il resto degli uomini, siamo tutti uguali. L’importante è avere la fede e seguire quest’ultima. Inoltre, Lutero dice che i cristiani sono sia liberi che servi: «Voi non dovete nulla ad
    alcuno, se non d’amarvi l’un l’altro». Ma l’amore stesso è sottomissione e obbedienza.

    1. Forse li hai letti un po’ superficialmente. Non posso credere che, se ti fossi impegnata un po’ di più, non li avresti compresi maggiormente…

  3. Secondo loro nelle Scritture si “prescrivono” delle opere perché lo scopo è quello di guidare l’uomo a riconoscere la propria incapacità a fare il bene e di insegnargli a disperare di sé stesso infatti forniscono precise indicazioni, ma non forniscono nessun aiuto, nel senso che non danno nessuna forza per realizzarlo.
    La forza di cui abbiamo bisogno è la fede che è anche l’unico modo in cui posiamo salvarci ,fede, più nello specifico nella parola di Dio, rifacendosi all’esempio della messa (che non è altro che la promessa delle remissione dei peccati, promessa fattaci da Dio e confermata dal Figlio di Dio) si può intuire che quindi non sono le opere che ci rendono liberi dei peccati ma la promessa fattaci da lui , Lutero ,infatti, afferma che” dove c’è la parola di Dio che promette è necessario che sia chiaro che il principio della nostra salvezza è la fede, che dipende dalla parola e dalla promessa di Dio, il quale al di là di ogni nostro merito, con misericordia del tutto gratuita e immeritata, ci previene e ci offre il verbo della sua promessa”,«Questa è l’unica opera che Dio domanda, che voi crediate in coloro che Dio vi ha mandato». Dunque ciò che merita di essere l’unica preoccupazione e attività di tutti i cristiani, sarà di conformarsi alla parola di Dio e a Cristo e di nutrire e fortificare in sé tale fede. Infatti nessun’altra opera può compiere un cristiano.
    Noi non dobbiamo obbedire al papa o ai vescovi, perché esattamente come noi sono uomini, persone normalissime a cui sono state “donate” le Scritture e i Vangeli (la parola di Dio ) a cui tutti possono accedere.
    Gli affetti interiori per esempio non sono in nostro potere ,non è la nostra volontà che ci permette di amare o odiare qualcuno ,non possiamo “costringerci” di provare uno di questi sentimenti per qualcuno ; molti poiché ritengono sia la cosa migliore da fare trattano come amico una persona che in realtà non gli sta per niente simpatica ; questo è anche quello che si dice nei testi sacri ovvero che è la volontà che può decidere ma non è così poiché è una sorta di istinto presente nella natura dell’uomo.

    1. Ottima analisi. Sono molto contento che tu abbia colto anche la sottile indagine psicologica di Melantone che fa capire in che senso il nostro arbitrio sia impotente. Ovviamente possiamo scegliere tra cose superficiali, se andare a destra o a sinistra, se mangiare il gelato o resistere per non assumere troppi zuccheri… Il problema è che, in quest’ultimo esempio, anche se resistiamo oggi, domani cederemo, perché non abbiamo il potere di contrastare i nostri affetti con la volontà o la ragione, ma solo con altri affetti o con la grazia di Dio.

  4. I luterani, parlando del valore salvifico delle opere, lo negano, poichè ritengono che la penitenza ”ordinata” da Cristo non possa essere intesa nel senso di penitenza sacramentale, e quindi tutte le opere, comprese le indulgenze, proposte dalla Chiesa non possono salvare ne sciogliere le pene, tranne quelle redatte dal papa.
    Detto ciò secondo loro, nonostante le opere non siano utili alla salvezza, le Sacre Scritture le prescrivono perchè giovano alla pace e al buon ordine della Chiesa.
    Oltre a queso Lutero ritiene che non si debba ubbidire alla Chiesa ma bensì alla legge, e giustifica questa frase scrivendo che tutti i cristiani appartengono allo stato ecclesiastico e non esiste nessuna differenza, se non quella dell’ufficio, detto questo, visto che anche le autorità terrene sono cristiane, allora non c’è nessuna differenza tra loro e il ceto ecclesiastico se non l’ufficio, e quindi l’autorità temporale deve esercitare liberatamente e indisturbata il suo ufficio, senza guardare se colui contro il quale agisce sia papa, vescovo o prete.
    Infine per quanto riguarda il libero arbitrio i luterani ritengono che questo, senza la grazia di Dio, non è libero poichè senza questa, il ” libero” arbitrio non fa ciò che Dio e la sua grazia vogliono, e quindi l’abitrio resta immutabilmente prigioniero dle male, non potendo rivolgersi da solo verso il bene.

    1. Hai risposto in modo quasi sempre corretto e soprattutto molto chiaro.
      Le Sacre Scritture prescrivono le opere, comunque, non tanto perché giovano alla pace e all’ordine della Chiesa (anche se è senz’altro presente anche questo aspetto), quanto perché, non riuscendo a compierle così come ci sono comandate, ci rendiamo conto della necessità che abbiamo della grazia e della nostra incapacità a salvarci da soli (dunque anche del nostro “servo arbitrio”).

  5. I luterani negano il valore salvifico delle opere, ad esempio non ritengono possibile la vendita della indulgenze in quanto una volta commesso un peccato l’assoluzione può avvenire solo dopo la morte all’entrata nel regno dei cieli, quindi se si commette un peccato ce lo si porterà dietro a vita.

    Secondo i luterani il favore di Dio non è qualcosa che si può guadagnare, (perché anche se ci si comporta bene, bisogna farlo per bontà d’animo e non per il fine della salvezza) ma viene concesso da Dio per meritata bontà a coloro che manifestano una vera fede in vita.

    Anche se secondo loro le opere non sono utili alla salvezza, attraverso questi precetti (come quelli dei dieci comandamenti) il Signore ci indica quale sarebbe la giusta via per la salvezza.

    Secondo l’utero non dobbiamo obbedire al magistero della chiesa in quanto non occorrono intermediari tra Dio e l’uomo, ogni cristiano ha il diritto di leggere e interpretare liberamente la sacra scrittura.

    Invece tutti siamo tenuti ad interpretare e vivere secondo i precetti della Bibbia.

    Secondo i luterani il nostro arbitrio non è libero nel senso che qualunque sia il nostro comportamento sarà solamente la fede (che è un dono divino) a poterci salvare.

    1. Hai risposto abbastanza bene, soprattutto alle ultime domande, che erano anche quelle più difficili. Non è esatto, invece, che “una volta commesso un peccato l’assoluzione può avvenire solo dopo la morte”. Per i protestanti l’assoluzione può venire, fin da subito, se ci si pente e si è contriti. Quello che essi sottolineano è solo che non è necessaria la mediazione di un sacerdote (il rapporto è fondamentalmente con Dio) e, soprattutto, una volta assolti, non è necessario “fare penitenza” e meno che mai pagare per avere un accorciamento delle pene del purgatorio (che nella loro teologia matura neppure esiste). In un’altra prospettiva l’assoluzione è inutile se chi commette peccato è comunque predestinato alla salvezza perché Dio gli ha da sempre concesso la grazia. Non è quindi esatto parlare di “meritata bontà”. Noi non meritiamo alcunché.

  6. Buonasera,
    premetto di non essere sicura della correttezza delle mie risposte…
    Rispondendo al secondo quesito, si può dire che i luterani prescrivevano solamente le Sacre Scritture poiché solo la fede, senza le opere, conferiva gioia, giustizia e libertà.
    Riguardo al terzo quesito, secondo Lutero, non dobbiamo obbedire al Papa poiché lui stesso può non avere né la fede né lo spirito mentre alcuni cristiani possiedono lo spirito, l’intelletto e la parola di Cristo stesso. Lutero dice infatti che se i cristiani si dovessero basare solamente su quanto deciso dal Papa allora nel credo dovremmo dire “Credo nel papa di Roma” invece della chiesa Cattolica, perciò non bisogna credere solamente a lui .
    Prendendo in considerazione invece l’ultima domanda riguardante il libero arbitrio, Lutero dice che il nostro libero arbitrio non è libero poiché solo Dio lo possiede e quindi l’uomo può fare qualcosa solo attraverso Lui.

    1. Rispondendo al secondo quesito rispondi, in realtà, al primo. Le opere non giovano, perché solo la fede salva (e conferisce gioia ecc.). Ma perché allora le Sacre Scritture (p.e. con i 10 comandamenti) sembrano prescrivere “opere”, comportamenti? La risposta è: per farci capire che noi, senza la grazia, non possiamo obbedire. Nella tua risposta, poi, sembri identificare Sacre Scritture e fede, ma sono due concetti diversi. Si può avere fede anche nei sensi o nello Spirito Santo o in altro ancora. Caratteristica dei protestanti è credere “solo” nelle Scritture.
      Le altre risposte sono sostanzialmente corrette, anche se un po’ parziali. Ad esempio, Lutero insiste sul “servo arbitrio” sempre al fine di negare che possiamo salvarci da soli.

  7. 1)Secondo i luterani l’uomo può essere salvato solo avendo fede nella promessa di salvezza fatta da Dio e riconfermata da Cristo. Citando lo stesso Lutero, che a sua volta rimanda a uno specifico Salmo: ““Egli inviò il Verbo e ci salvò”. Non è detto invece che accettò le nostre opere e ci salvò. “.
    Gli unici sacramenti validi secondo Lutero sono quelli “istituiti” da Cristo, ovvero il battesimo e l’eucarestia. Gli altri sono delle cerimonie con cui il papato aveva finito per falsare il messaggio delle sacre scritture.

    2)Secondo Lutero l’unica vera opera che l’uomo può compiere è quella di credere in Dio ed avere fede in lui. Avere fede in Dio comprende anche il seguire i comandamenti. Lutero però specifica che nessuno dei comandamenti è osservabile dall’uomo, perlomeno da solo; essi infatti hanno lo scopo di evidenziare come ciascuno di noi sia peccatore e di portarci a cercare l’aiuto di altri per liberarci dai desideri malvagi e riuscire quindi a seguire i comandamenti.

    3)L’uomo obbedisce solo a Dio, poiché l’amore che prova per lui corrisponde necessariamente a sottomissione e obbedienza. I soli altri a cui l’uomo deve obbedire sono i legislatori mandati da Dio, ma solo finché essi non ordinano di commettere peccato. A quel punto l’uomo deve affidarsi a Dio per percorrere il giusto sentiero.

    4)I luterani sostengono che l’unico libero arbitrio sia quello di Dio, e che attribuirlo a noi uomini sarebbe come affermare che siamo delle divinità, pensiero assolutamente inconcepibile. Secondo Lutero il campo del libero arbitrio umano si deve necessariamente restringere a ciò “che è più in basso di noi”. Il libero arbitrio dell’uomo infatti non può influenzare, ad esempio, il giudizio divino che gli concederà o meno la salvezza.