Emergenza coronavirus. Che fare mentre le lezioni tacciono?

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Cara studentessa, caro studente di una delle mie classi,

come sai, fino a data da destinarsi non ci vedremo, perché le lezioni in presenza tacciono a causa dell’emergenza coronavirus.

Che fare, in questo tempo?

  1. Svolgi tutti gli esercizi che ti ho assegnato (in Filosofia e/o Storia) e che via via continuo ad assegnarti.
  2. Inizia a ripassare i moduli che stiamo svolgendo (o concludendo) sia di Storia, sia di Filosofia (se sei una studentessa o uno studente di quinta, puoi anche iniziare a ripassare tutto quello che abbiamo studiato quest’anno in vista dell’esame di Stato).
  3. Cogli l’occasione per approfondire gli argomenti di tutte le discipline che ti sono più ostici o sui quali ti senti comunque meno preparato/a.
  4. Last but not least, cogli soprattutto l’occasione di questa emergenza nazionale e regionale per una riflessione in cui convergono, tra gli altri, aspetti di Filosofia, Storia e di educazione alla cittadinanza attiva.

Considera che stiamo vivendo una fase che certamente sarà ricordata e che assume, pertanto, una rilevanza storica. A mia memoria nelle nostre regioni non si era mai registrata un’emergenza sanitaria di questo tipo. Essa può ricordare, con le debite differenze, esperienze (sicuramente più drammatiche) come quella del terremoto del 1976, che io ho vissuto (e forse anche i tuoi genitori ricordano) o come quella delle guerre mondiali (che hai studiato o stai studiando, se sei una studentessa/uno studente di quinta), che io non ho vissuto (ma mio padre e mio nonno sì).

Sotto quali profili? Lo sconvolgimento delle abitudini quotidiane (come l’andare a scuola!), l’incetta di generi alimentari e di altri prodotti nei supermercati, uno strano clima per le strade, un certo timore diffuso, se non una vera e propria paura  ecc.

Osserva con attenzione quello che accade intorno a te e quello di cui vieni a conoscenza attraverso i mezzi di comunicazione (cercando di distinguere tra notizie attendibili e fake news). Potresti anche provare a tenere un diario “filosofico” sull’argomento (da rileggere tra alcuni anni). Osservando come si sviluppano gli eventi e tentando di individuarne le cause, puoi fare una serie di riflessioni tra lo storico e il filosofico, rilevanti anche per la tua formazione alla cittadinanza consapevole, ispirate da domande come le seguenti:

  1. In questa congiuntura quale è il ruolo dello Stato e degli enti locali (Regioni, Comuni ecc.) e come la loro azione incide nella vita privata ed economica delle persone?
  2. Quali sono i riflessi economici della crisi sanitaria, chi essa colpisce di più e chi di meno e perché?
  3. Quali sono i riflessi psicologici e sociali di questa emergenza? Sono tutti giustificati? Si assiste a una sorta di “psicosi” collettiva o a legittime preoccupazioni per la propria salute? Come si comportano gli esseri umani davanti ad eventi eccezionali come questa emergenza sanitaria?
  4. Vi è un ruolo rilevante della scienza e della tecnica? Gli “esperti” dovrebbero avere più o meno voce in capitolo? Parlano in modo univoco o anche le loro posizioni sono differenziate? Come giudicare le diverse teorie in campo in questa emergenza da parte “dell’uomo della strada”, cioè del semplice cittadino?
  5. Vi sono considerazioni o domande etiche che si possono fare?

Se credi o ti fa piacere, senza alcun obbligo, puoi anche inviarmi via email (in modo da proteggere la tua privacy) alcune o tutte le tue riflessioni su questi temi. Sarà mia cura risponderti, come sempre, per darti un feedback sulla rilevanza delle tue considerazioni o per aiutarti “didatticamente” a precisare meglio il tiro, qualora vi fossero aspetti poco chiari nelle tue considerazioni.

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