Ma chi era davvero Federico II?

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2018-12-07 Tutto il giorno

Dopo aver riletto la pagina relativa all’unità didattica su Federico II di Svevia, avendo cura di leggere anche le pagine del libro di storia ivi richiamate e di guardare i video, ivi “linkati”, di cui abbiamo parzialmente fruito anche in aula, leggi da ultimo il doppio documento 3, alle pp. 72-73, sempre del manuale di storia, che riferisce due giudizi opposti sul nostro personaggio.

Immagina di essere uno storico che dispone soltanto di queste informazioni. Che giudizio potresti dare di Federico II? Che uomo era? Fu un grande innovatore, un personaggio ambiguo, un pessimo esempio morale, un grande stratega…? Esprimi sinteticamente il tuo giudizio avendo solo cura di richiamare, per argomentarlo, qualche dato a favore del tuo parere.

39 pensieri su “Ma chi era davvero Federico II?

  1. Federico II di Svevia viene considerato in due modi. Un primo positivo dove si dice che fosse un imperatore innovativo dal punto di vista artistico e culturale. Veniva anche considerato diverso dagli altri imperatori medievali perchè si diceva che fosse un imperatore forte, capace di detenere il potere senza servirsi di feudatari.
    La seconda visione è più negativa a causa degli scontri con la Chiesa. Era però un imperatore cristiano anche se da molti era visto come l’anticristo, probabilmente a seguito delle 2 scomuniche che gli furono date dal Papa Gregorio IX.
    Io soni dell’idea che Federico fosse un personaggio ambiguo, forte e spietato
    (come dimostra di esserlo decidenti di giustiziare tutti gli eretici).

    1. “Ambiguo”? Sotto il profilo religioso, intendi? Dunque non ti pronunci in un senso preciso, ma rimani un po’ nell’ambiguità anche tu? Oppure per “ambiguo” intendi conferire a Federico una connotazione negativa?

  2. Federico II anche se fu un personaggio che discordava dalla Chiesa su alcuni punti, fu un uomo di grande cuore e intelletto, che istituì scuole di arti liberali e scienze, permettendo l’accesso agli studi non solo ai ricchi, ma anche agli studenti più poveri a sue spese. Inoltre amò e onoro la giustizia emanando un complesso di leggi, le Costituzioni di Melfi, che emanavano l’assoluta superiorità non solo dello Stato su qualsiasi altra autorità, ma anche l’uguaglianza di tutti i sudditi di fronte alla legge, permettendo la giustizia anche su se stesso. Ciò significa che se, avesse avuto torto, poteva essere processato. Diceva che fosse preferibile salvare la giustizia, anche se a proprio danno, piuttosto che vincere la causa.

    1. Manca la conclusione, anche se appare chiaro “dove vuoi andare a parare”. Mi sembra che tu valuti globalmente come “positiva” la figura di Federico, almeno sotto il profilo dell’innovatività, dell’equità ecc.

  3. Federico 2o di Svevia fu un innovatore perché durante il suo regno ci furono importanti cambiamenti rispetto al passato: il suo regno fu principalmente caratterizzato da una forte attività legislativa e di innovazione artistica e culturale, volta a unificare le terre e i popoli, ma fortemente contrastata dalla Chiesa, di cui il sovrano mise in discussione il potere temporale. Ebbe infatti ben due scomuniche dal Papa Gregorio IX, che arrivò a vedere in lui l’anticristo. Fu protettore della cultura e degli artisti. La sua corte fu punto di ritrovo per molte culture tra cui quella araba. Il suo regno assomigliava molto a un regno moderno, il potere era gestito centralmente però allo stesso tempo con un’amministrazione efficiente.

    1. Argomenti efficacemente la tesi che Federico II (non puoi scrivere “2°”!) fosse un sovrano innovatore, ma attento: quando ricordi che fu scomunicato introduci un elemento che, almeno nella tua trattazione, sembra scarsamente pertinente (mi dimostri che hai studiato, ma non porti un argomento a favore della tesi, altrimenti dovremmo credere che tutti gli scomunicati, per il fatto di esserlo, siano “innovatori”).

  4. Federico II di Svevia, nato nel 1194, figlio di Enrico VI di Svevia e Costanza d’Altavilla, fu incoronato Imperatore del Sacro Romano Impero ad Aquisgrana nel 1215 e, in seguito, a Roma dal papa nel 1220.

    All’età di tre anni, dopo la morte dei genitori, venne affidato a Papa Innocenzo III che gli fece trascorrere l’infanzia in Sicilia, luogo d’incontro fra diversi mondi: quello occidentale che includeva le civiltà latine e greche e quello orientale, cioè le civiltà arabe e bizantine. Le diverse culture presenti in Sicilia gli permisero di avere una formazione “multiculturale”, e ciò determinò gran parte delle sue azioni in età adulta.

    A mio parere, Federico II, fu un grande innovatore: infatti fu la prima persona a fondare un’università laica (che si trova a Napoli) e permise a tutti, anche alle persone più povere, di frequentarla. Permise agli arabi che vivevano in Sicilia di professare la loro fede liberamente, dimostrando così di avere una mentalità aperta a differenza di molte persone del suo tempo legate alla religione cristiana, e infine decise di unificare le unità di misura nel suo regno facilitando il commercio.

    Questi gesti dimostrano l’intelligenza di questo personaggio e le idee innovative.
    Egli però fu anche molto criticato per non aver mantenuto le promesse fatte al papa al momento della nomina di imperatore del Sacro Romano Impero, ne è un esempio la promessa non mantenuta di fare una crociata per riconquistare Gerusalemme che era sotto il controllo degli arabi. Non appena arrivò in Palestina, però, fece un’alleanza con gli arabi e venne anche nominato re di Gerusalemme.

    Ritengo che Federico II, nonostante sia stato criticato per le sue azioni, sia stato capace di utilizzare le sue conoscenze al meglio, anche forse in modo “opportunistico” come accade spesso ai nostri giorni, sfruttandole in caso di necessità come nel caso della “crociata” in Palestina.

    1. La tua analisi è ben documentata e anche la tua tesi appare giustificata. Tuttavia i primi due blocchi di testo sono scarsamente pertinenti. Introduci informazioni storiche che non sembrano attinenti alla tua tesi (o, se lo sono, non precisi in che senso dovrebbero esserlo).

  5. Federico secondo fu un uomo molto colto ed amante della cultura e per questo si circondò di poeti, letterati, filosofi e scienziati. A Napoli fondò un’Università, che fu la prima università statale del mondo occidentale. Attingendo al suo patrimonio personale fondò molte altre scuole nel suo Regno, per permettere anche ai più poveri di istruirsi. Federico 2 parlava inoltre molte lingue e stimava la scienza araba.

    si interessò particolarmente né alla Germania né alla liberazione di Gerusalemme preferendo ristabilire l’ordine nel prediletto regno di Sicilia. Sottomise i feudatari normanni togliendo loro i privilegi di cui si erano impadroniti, annullò le autonomie cittadine ed ordinò di abbattere tutti i castelli costruiti abusivamente. Per rafforzare il suo potere sul territorio fece costruire una rete di castelli molto efficienti grazie ad ispezioni periodiche. Il governo di Federico II fu un governo forte ed accentrato ma ben regolato da una serie di capaci funzionari.

    Come profondo stimatore della scienza araba, Federico 2 di Svevia si rifiutò di attaccare Gerusalemme e fu scomunicato da papa Gregorio IX, decisione mantenuta anche dopo la riconquista della città, poiché riottenuta in maniera diplomatica e non violenta. Di ritorno da Gerusalemme, nel 1231 emanò a Melfi le “costituzioni melfitane” nelle quali esponeva i principi secondo cui intendeva governare. Erano principi molto innovativi per l’epoca perché prevedevano tra l’altro l’abolizione della vendetta privata e l’obbligo per ogni ceto sociale di seguire la legge senza eccezioni,sovrano incluso. Inoltre Federico II sosteneva che il suo potere derivasse non più dal papa ma direttamente da Dio. Per propagandare le nuove leggi fece coniare una nuova moneta detta Augustale nella quale era raffigurato con la corona di alloro tipica del mondo romano.

    1. Non vai subito al punto. Ti dilunghi in una narrazione non richiesta, senza evidenziare gli aspetti pertinenti ad argomentare la tua tesi. Si può intuire che quasi tutto quello che ricordi di Federico II “porti acqua al tuo mulino”, ma non ti sforzi di esplicitarlo. Non necessariamente tutte le cose che evochi costituiscono innovazioni o, se sono tali, avresti potuto chiarire meglio perché lo sono.

  6. Federico secondo si Svevia, ovvero il nipote di Federico barbarossa, colui che combatté contro i comuni nella metà del primo secolo per le regalie, invece quest’ ultimo dopo poco meno di un secolo divenne re di Sicilia, dove instaurò un nuovo modello di stato moderno centralizzato ed efficiente. Per questa sua impresa venne soprannominato “stupor mundi”, ovvero stupore del mondo proprio per questa sua straordinaria visione. In seguito ricordiamo questo personaggio storico inoltre per la vittoria nella battaglia di Bouvies, tenutasi nel 1214,dove quest’ultimo vinse insieme all’alleato Filippo secondo Augusto, battendo quindi Giovanni senza terra e Ottone di Brunswick.
    Questa battaglia è ritenuta importante perché simboleggia il rafforzamento dei territori che in seguito ( con delle modifiche nel coso del tempo) andranno ad essere gli stati della Francia e della Germania. Con questa vittoria Federico andrà a consolidare quello che è il regno di Sicilia che anche se durerà poco, sarà la sede della nascita della nostra letteratura.

  7. Io personalmente considero Federico II un personaggio ambiguo, tuttavia dotato di una profonda cultura generale. Egli infatti, nonostante l’avversità nei confronti del papa che lo aveva cresciuto (tale comportamento considerato, da me, ambiguo), istituì scuole e centri culturali (es. Palermo) chiamando a sé molti letterati, scienziati, giuristi e filosofi al fine di concedere al popolo un ampia e vasta cultura generale : le scuole infatti erano accessibili anche alle classi sociali intermedie e talvolta anche basse. Egli , inoltre, amò a tal punto la giustizia da considerare i propri diritti alla pari delle altre classi sociali e per questo fatto può essere considerato un uomo di grande stima e valore con un obbiettivo in mente: creare un nuovo modello (migliore) di Stato.

  8. Federico II di Svevia fu un grande innovatore: venne descritto dai suoi contemporanei come “stupore del mondo” in quanto era un uomo di grande cultura che istituì infatti scuole di arti liberali, oltre che uomo di grande intelletto e amante delle scienze naturali. Era inoltre dotato di una notevole apertura mentale: con le costituzioni di Melfi (1231) affermava infatti l’uguaglianza di tutti i sudditi di fronte alla legge ed era aperto al contatto con culture diverse come quella musulmana, tanto che venne definito dai suoi avversari “musulmano battezzato” .
    Tuttavia, diede prova di essere anche molto astuto, come quando riuscì a conquistare la Terrasanta senza alcuna guerra e a riottenere le regalie e i benefici concessi dai precedenti feudatari ai proprietari terrieri, inimicandosi i comuni italiani e la Chiesa. Alcuni suoi contemporanei lo consideravano un cattivo esempio morale in quanto concentrava la sua vita sui piaceri terreni e rifiutava l’idea di una vita ultraterrena. Sul Personaggio di Federico II ci sono quindi giudizi contrastanti e ne deduco che fosse un personaggio ambiguo.

  9. A mio parere Federico II di Svevia fu un grande innovatore poichè fu un uomo molto colto visto che conosceva sei lingue ed era un grande amante delle arti. Cercò di unire i terreni e i popoli ricevendo ben due scomuniche. Creò un regno molto saldo e innovativo per quel tempo.

    1. Non necessariamente chi è colto è anche innovatore. Il fatto che abbia ricevuto due scomuniche che cosa dimostra? La tua tesi è debolmente argomentata

  10. Federico II può essere considerato un innovatore poiché essendo cresciuto in un ambiente religioso e perciò più acculturato, raccolse attorno a sé artisti, scienziati e letterati e fondò la “Scuola siciliana” per diffondere la cultura nell’impero, per questo fu definito dai suoi contemporanei “stupor mundi”. Inoltre cercò di ottenere l’uguaglianza di tutti i sudditi di fronte alla legge con le Costituzioni di Melfi, che in un contesto feudale come quello dell’epoca rappresentava una svolta importante. Può essere inoltre ritenuto anche un uomo ambiguo perché nonostante la sua istruzione ecclesiastica, una volta salito sul trono tra lui e la chiesa ci furono diverse discussioni che portarono anche a una scomunica dell’imperatore da parte di Gregorio IX, questi ripetuti confronti erano dovuti ai ripetuti indugi di Federico nel partire per una Crociata e al particolare rapporto che aveva con gli Arabi, infatti la sua guardia personale era costituita da essi. La particolarità e l’intelligenza di questo uomo risaltano anche poiché egli riuscì ad ottenere Gerusalemme in modo completamente pacifico dagli Arabi, suscitando la rabbia della Chiesa.

  11. Federisco II di Svevia si può considerare un uomo colto e amante dell’arte e cultura dal momento che si circondò fin da subito di poeti, letterati, filosofi e scienziati.
    Si può definire a mio parere un re capace di stabilire l’ordine dal momento che sottomise i feudatari normanni togliendogli i privilegi acquisiti ingiustamente, annullò le autonomie cittadine ed ordinò di abbattere tutti i castelli costruiti abusivamente. Sottomise i feudatari normanni togliendo loro i privilegi di cui si erano impadroniti, annullò le autonomie cittadine ed ordinò di abbattere tutti i castelli costruiti abusivamente.

  12. Federico II mi pare un uomo intellettuale,colto che teneva molto alla propria cultura e a quella dei cittadini. Istituì scuole e cercò di aiutare pure le persone più povere pagando di tasca propria.
    Inoltre credeva molto negli ideali di giustizia, preferiva salvarla, magari col proprio danno piuttosto che vincere la causa.
    Non riconosceva la chiesa come madre ma come nemica.
    Nulla poteva fermarlo, ne l’odio dei suoi avversari, ne i tradimenti, ne la Lega Lombarda, egli fu glorioso fino alla morte.

  13. L’ imperatore che favorì l’incontro delle civiltà greca, latina e araba
    Nipote di Federico Barbarossa, Federico II fu considerato da alcuni una “meraviglia del mondo”, per altri fu invece l’Anticristo e per altri ancora il Messia venuto a riportare l’ordine di Dio sulla Terra. Per tutta la prima metà del 13° secolo, l’imperatore svevo si mosse con spregiudicatezza e inventiva in un complesso scenario politico, che egli influenzò fortemente e di cui fu protagonista per un cinquantennio. Il centro della sua politica fu il Regno di Sicilia e la sua corte a Palermo fu il luogo d’incontro delle culture cristiana, araba, ebraica e greca.
    Il 25 luglio 1215 lo Svevo venne incoronato re dei Romani ad Aquisgrana. In quella stessa occasione egli s’impegnò a bandire una crociata. Nulla seguì per anni ‒ era stato intanto incoronato imperatore a Roma nel novembre 1220 ‒ e un nuovo papa, Gregorio IX, nel 1227 lo colpì per ciò con la scomunica.

    1. Non ti si chiedeva una sintesi della vita di Federico, attinta da qualche fonte, ma una valutazione del suo operato

  14. Secondo il mio punto di vista l imperatore Federico secondo fu un grande innovatore e stratega qualità che lo aiutarono nel corso di tutta la sua vita in quanto riuscì a mantenere I rapporti con il papa e l islam senza dare origini a guerre del tutto inutili. Il carisma di Federico II è stato tale che all’indomani della sua morte, il figlio Manfredi, futuro re di Sicilia, in una lettera indirizzata al fratello Corrado IV citava tali parole: “Il sole del mondo si è addormentato, lui che brillava sui popoli, il sole dei giusti, l’asilo della pace” queste parole indicano tutte le sue capacità da stratega e da uomo di cultura. Federico secondo fu un uomo di grandi virtù e integrità necessario per l epoca.

    1. Per argomentare che qualcuno è stato un innovatore forse non basta dire che ebbe carisma e poco altro, non credi?

  15. Federico II di Svevia si può dire fosse un grande innovatore, perchè, come viene detto nel video da lei proposto, emana una serie di riforme per creare uno stato centralizzato con a capo un corpo giuridico che per l’epoca era molto innovativo. In più fonda a Napoli la prima università statale, dove potevano istruirsi anche i più poveri. Infine è stato l’unico capace di creare un legame con i Mussulmani, nonostante avessero una culura e una religione diversa; ciò lo rende anche un uomo molto sfrontato, in quanto si scontra con il papa.

    1. Pochi, ma mirati argomenti a favore della tua tesi. La sfrontatezza però che c’entra?

  16. Federico II fu sicuramente un uomo speciale per la sua epoca, che ha fatto della
    cultura e della scienza uno dei suoi principali obiettivi.
    Proveniente dalla famiglia degli Hohenstaufen, era nipote di Federico Barbarossa, consolidò e rafforzò le istituzioni politiche in Sicilia, creando un regno controllato centralmente ed altamente efficiente, simile ad uno moderno.
    Infatti, egli, quando tornò in Sicilia nel 1220, cominciò a revocare i diritti dati ai feudatari e a riprendersi i poteri che gli spettavano. Negli anni successivi introdusse il diritto romano (rielaborato dall’università di Bologna) e decise di attuare una politica di tolleranza con i musulmani che abitavano l’isola.
    Facendo così riuscì a rendere più facile ed efficace la gestione del territorio, e quindi poté dedicarsi alle attività letterarie e scientifiche:
    -Promosse la poesia creando la “Scuola siciliana”;
    -A Napoli istituì una nuova università, nella quale vennero formati i funzionari del suo Stato;
    -Fu un grande mecenate e protettore di molti artisti, italiani e non;
    -Ristrutturò e supportò la scuola medica salernitana;
    -Approfondì filosofia, matematica algebra, medicina e Scienze naturali, grazie anche all’afflusso di conoscenze provenienti dal mondo arabo.

    Possiamo anche dire che questo personaggio possedeva dei risvolti che è necessario approfondire, per poter osservare un quadro completo; per le sue azioni, venne proclamato ateo (dall’avanguardia guelfa), eretico ed addirittura come un “anticristo” dal Papa, che disapprovava la sua clemenza ed amicizia con le popolazioni arabe (promise di effettuare una crociata, ma non lo accontentò, perlomeno, non al 100% visto che conquistò Gerusalemme sena versare una goccia di sangue) e venne anche scomunicato.
    In conclusione possiamo dire che Federico, nonostante sia stato sicuramente una delle personalità più importanti, influenti e rivoluzionarie dell’epoca, se non fosse riuscito a perfezionare il precedente stato Normanno in Sicilia anche grazie all’eredità lasciata dall’impero romano, non sarebbe stato in grado di raggiungere i suoi traguardi, e inoltre a causa delle sue scelte, fu costretto ad attirarsi addosso l’antipatia della Chiesa.

    1. La tua analisi è interessante e condivisibile ma forse poco mirata rispetto alla consegna

  17. Federico II fu un personaggio che ha saputo suscitare sentimenti fortemente contrapposti tra loro. Infatti secondo il fiorentino Giovanni Villani lo descrive come sfrenato nei vizi e come seguace di Epicuro, secondo cui il piacere terreno è centrale in quanto vi è il rifiuto dell’idea di una vita ultraterrena. D’altro canto un anonimo lo raffigura come magnanimo, glorioso e incredibilmente saggio, oltre che molto dotto, soprattutto nel campo delle scienze naturali. A mio parere, Federico II fu una figura molto particolare in quanto persona dotata di grande saggezza e cultura, ma fu molto criticato. Questo potrebbe essere avvenuto perché egli proponeva idee forse un po’ radicali per il suo tempo (uguaglianza di tutti i sudditi di fronte alla giustizia e sostenitore dello sviluppo della cultura laica con le scuole di arti liberali) e predicava la superiorità dell’imperatore sul Papato, dimostrandosi, dunque, “nemico” della Chiesa e del Papa.

  18. Federico II Hohenstaufen, re di Sicilia, Duca di Svevia , re di Germania e Imperatore del Sacro Romano Impero era un uomo interessato alla cultura infatti entrò in stretto contatto con poeti, letterati, filosofi e scienziati. Egli fondò molte altre scuole nel suo Regno affinchè anche poveri potessero istruirsi : la cultura era il requisito maggiore in base al quale il re sceglieva i suoi funzionari.
    Siccome stimava molto la scienza araba ed era entrato in contatti con quest’ultimi , Federico secondo di Svevia si rifiutò di attaccare Gerusalemme con la conseguente scomunica da parte di papa Gregorio IX, decisione mantenuta anche dopo la riconquista della città, perché era stato presa in maniera diplomatica e non violenta
    Egli, inoltre, riuscì a sottomettere i feudatari normanni e levò a loro i privilegi di cui si erano impadroniti, in più fece annullare le autonomie cittadine ed ordinò di abbattere tutti i castelli costruiti abusivamente.
    Nel 1231 emanò a Melfi le costituzioni melfitane nelle quali esponeva i principi secondo i quali intendeva governare. Erano principi molto innovativi per l’epoca perché abolivano la vendetta privata e l’obbligo per ogni ceto sociale di seguire la legge senza eccezioni.
    Fece coniare inoltre una nuova moneta detta Augustale nella quale era raffigurato con la corona di alloro tipica del mondo romano.
    La vera forza di Federico II è stata la sua onestà e purezza d’animo che l’hanno portato a incidere fortemente nello sviluppo della cultura del suo tempo;

    1. Come altri, ti diffonde in una narrazione molto corretta, ma non rispondi esplicitamente al quesito

  19. Federico II di Svevia era un uomo colto e appassionato delle arti, infatti fonda la prima università statale europee a Napoli e crea un circolo di intellettuali (poeti, filosofi, letterati e scienziati) che vivevano e sviluppavano le loro idee sotto la sua protezione (ad esempio il sonetto).

    Federico II di Svevia inoltre aveva una mentalità molto moderna e innovatrice come ha dimostrato ritenendo necessaria un unità di misura unica in tutto il suo impero oppure nelle costituzioni melfitane del 1231 nelle quali prevedeva di abolire la vendetta privata e obbligare tutti i ceti sociali ad essere uguali di fronte alla legge.

    1. Rispondi al quesito cogliendo pochi, ma significativi tratti di Federico utili allo scopo. Forse avresti potuto approfondire e discutere meglio la tesi (p. e. provando a smontare gli argomenti degli avversari di Federico)