L’empirismo

In Inghilterra si sviluppa una corrente, quella dell’empirismo, che insiste sull’importanza, in campo scientifico, di osservazioni ed esperimenti.

Francesco Bacone agli inizi del Seicento, riprendendo una tradizione risalente al quasi omonimo Ruggero Bacone (vissuto nel Duecento) a Guglielmo di Occam (autore del Trecento, che ha ispirato la figura del “detective” Guglielmo da Baskerville del romanzo il Nome della rosa di Umberto Eco)  celebra l’importanza dell’esperimento e dell’induzione.

Cfr. U2, cap. 3, §§ 1-3, pp.130-136 (fino a La teoria della forma esclusa).

Se Bacone può essere considerato un precursore dell’empirismo moderno, il vero e proprio iniziatore di questa corrente è senz’altro John Locke, in quanto questo autore prende le mosse dalla filosofia di Cartesio.

Cfr. U5, cap. 3, §§ 1-5, pp. 371-79 e questa puntata di Zettel con Remo Bodei (fino al minuto 33 ca.)