Il senso della vita

Oltre che il titolo di una divertente commedia dei Monty Python il senso della vita è qualcosa che piacerebbe a tutti comprendere per essere felici.

  • E qual è, dunque, il senso della vita?

Disgraziatamente lo ignoriamo. Formuliamo ipotesi al riguardo che vanno da quella di un meccanicismo estremo, per cui tutto accadrebbe sulla base di una catena di cause fisiche cieche (senza scopo) a partire dal big bang che avrebbe dato origine all’universo, a quella di un finalismo estremo, per cui tutto sarebbe stato voluto, progettato e creato da Dio, in ogni dettaglio, magari per il bene di ciascuno di noi. Ma, se vi sono indizi a favore dell’una come dell’altra prospettiva, prove certe non se ne trovano (come suggerisce, peraltro, il fatto che entrambe le prospettive, così come pure numerose prospettive intermedie tra le due estreme, sono ad oggi seriamente difese, senza poter essere dimostrate, da menti brillanti).

  • Già, ma tu che cosa credi?

Che importanza ha che cosa credo… Anzi, meglio sarebbe dire: “che cosa spero”? Ciò che sarebbe davvero importante sapere non è a quale partito Tizio o Caio è iscritto, ma che cosa sia “oggettivamente” vero, non ti pare?

  • Tizio o Caio, tuttavia, e, quindi, anche tu, potreste argomentare in modo più o meno convincente le vostre tesi. Perché, invece, ti vuoi sottrarre alle mie domande sulla tua prospettiva?

Le mie “tesi”, come dici tu, se hanno valore, ce l’hanno, non in quanto “mie”, ma in quanto anche tu o altri le possiate condividere. Il fatto che siano “mie”, infatti, di per sé, non depone affatto  a loro favore…

  • Perché, sei forse una persona scarsamente attendibile?

Non più di ogni altra persona, in quanto persona.

  • Perché, che cos’hanno di poco convincente le persone?

Sono mosse, come me, come te e come tutti, da desideri. Mai sentito parlare di wishful thinking? Io potrei, ad esempio, finire per credere solo a ciò che spero, scambiando argomenti fragili e funzionali alle mie aspettative per argomenti forti e convincenti.

  • E allora? Come indagare il “senso della vita”?

Sempre di nuovo indagandolo, ingenuamente, meravigliandoci della vita stessa, senza voler “difendere” quello che si è pensato – e, magari, anche argomentato – un attimo prima, ma esaminando sempre da capo ogni argomento, “mio”, “tuo” o di altri, non importa, per quello che ora esso ha da dirci. Non è questione di indossare “casacche”, ma di filo-sofare.

  • Spiacerai ai tuoi amici cattolici come ai tuoi amici atei, ai tuoi amici di destra e ai tuoi amici di sinistra…

O forse sono tutti costoro a “dispiacere” alla verità, che non richiede di venire “difesa” o “creduta”, ma si limita a “darsi”, che tu, io o altri ci si creda o meno; e del tutto a prescindere dal modo in cui vi crediamo.

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