Le virtù razionali in Aristotele

sophia

Le virtù che ci realizzano e ci rendono massimamente felici, secondo Aristotele, in quanto “animali razionali”, sono le virtù dianoetiche o, appunto, razionali, attraverso le quali possiamo esercitare quella che già Platone considerava un’attività scientifica (distinta in matematica e dialettica).

Tali virtù sono:

  1. sapienza (sophìa): ciò di cui la filo-sofia è ricerca e che consiste nella sintesi delle due seguenti
  2. intelligenza (noûs): la facoltà attraverso la quale, già secondo Platone (che l’associava alla dialettica, all’arte del dialogo), possiamo cogliere i principi ed evitare l’altrimenti inevitabile regresso all’infinito di ipotesi in ipotesi
  3. scienza (epistéme): la capacità di dedurre dai principi (o assiomi) i teoremi riguardanti ogni aspetto della realtà in modo logico (mediante sillogismi, la platonica “matematica”)
  4. saggezza (phrònesis): la capacità di trovare i mezzi giusti, nelle diverse situazioni, per conseguire i fini che abbiamo riconosciuto attraverso le altre virtù di dover perseguire (questa virtù presiede alle virtù etiche)
  5. arte (tèchne): la capacità di progettare e costruire manufatti (o, in generale, di seguire procedimenti razionali in attività utili, p.e. in medicina) sulla base delle idee o forme eterne (conosciute tramite le altre virtù).

di Giorgio Giacometti